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È stata definita la proroga dello stato di emergenza per COVID-19 fino al 30 aprile 2021 (DECRETO-LEGGE 14 gennaio 2021, n. 2) e, conseguentemente, sono state prorogate alcune misure volte alla prevenzione e al contenimento del contagio.
Tra le tante misure previste (ad esempio, l’utilizzo della mascherina e il rispetto degli appositi protocolli anticontagio) è dato ancora grandissimo risalto allo smart working (lavoro agile).
Si ricorda che l’utilizzo dello smart working è previsto in via semplificata per tutta la durata dello stato di emergenza e risulta quindi anch’esso prorogato a seguito degli ultimi provvedimenti normativi.
Le modalità di comunicazione continuano quindi ad essere quelle previste fino ad oggi a causa dell'emergenza da Covid19.
In particolare, non risulta necessario alcun accordo tra datore di lavoro e lavoratore, ma la decisione potrà essere unilaterale da parte del datore di lavoro (salvo eventuale diritto da parte del lavoratore di ricorrere al lavoro agile).
Inoltre, si rammenta che, il dpcm del 14 gennaio 2021 stabilisce che, in ordine alle attività professionali:
1) esse siano attuate anche mediante modalità di lavoro agile, ove possano essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
2) siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
3) siano assunti protocolli di sicurezza anti-contagio, fermo restando l’obbligo di utilizzare dispositivi di protezione delle vie respiratorie previsti da normativa, protocolli e linee guida vigenti;
4) siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali.
Novembre 18, 2024