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Ordinanza n. 546 regione Lombardia: Temperatura corporea

La normativa di riferimento riguardo la gestione del personale dipendente durante l’emergenza Coronavirus è in continua evoluzione.

Oltre all’atteso Decreto Rilancio, in attesa di pubblicazione, nella giornata di ieri, ad esempio, la Regione Lombardia ha emanato un proprio decreto con misure maggiormente stringenti rispetto al Protocollo Covid sui luoghi di lavoro.

Nello specifico le recenti previsioni normative regionali prevedono che:

  • Il personale prima dell’accesso al luogo di lavoro deve essere sottoposto al controllo della temperatura corporea da parte del datore di lavoro o suo delegato. Lo stesso deve essere fatto anche in corso di prestazione lavorativa, qualora il dipendente mostrasse i tipici sintomi di malattia da Covid19. Nel caso il lavoratore risultasse avere una temperatura corporea maggiore di 37,5 gradi non potrà accedere al luogo di lavoro o, in caso di insorgenza di febbre e sintomi durante la prestazione lavorativa, dovrà essere isolato e dovrà essere contattata l’ats di riferimento (con la possibilità che il contagio sia considerato infortunio sul luogo di lavoro);
  • E’ fortemente raccomandato l’utilizzo dell’app “AllertaLom” da parte del datore di lavoro e di tutto il personale, compilando quotidianamente il questionario “CercaCovid”.

 

A titolo informativo si sottolinea che, l’ordinanza in oggetto, raccomanda fortemente la misurazione della febbre anche a clienti/utenti prima dell’accesso ai locali aziendali.

Vi ricordiamo che il datore di lavoro è sempre responsabile della salute dei lavoratori, è fortemente consigliato quindi mettere in pratica qualsiasi tipo di comportamento volto a prevenire ed evitare qualsiasi tipo di contagio (l’onere della prova è in capo al datore di lavoro).

Vi consigliamo di farvi sempre firmare dai dipendenti un documento in cui si attesti la consegna dei Dpi e l’avvenuta informazione sui protocolli anticontagio previsti in azienda.

La normativa della Regione Lombardia inoltre serva da spunto anche per quelle aziende non localizzate nel territorio lombardo, le misure maggiormente stringenti infatti possono essere considerate una valida strategia per evitare il contagio e dimostrare inoltre di aver adottato qualsiasi mezzo di prevenzione, anche oltre la normativa prevista.


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