Welfare aziendale

Lo Studio si occupa di consulenza e attivazione welfare aziendale a Brescia e/o su altre province italiane.

Ma che cosa è il welfare aziendale e cosa comporta?

Il welfare aziendale costituisce un insieme di benefit e prestazioni, finalizzato a superare la componente meramente monetaria della retribuzione al fine di sostenere il reddito dei dipendenti e migliorarne la vita privata e lavorativa, anche a livello familiare. Il welfare è quindi un complesso di iniziative attuabili dall’impresa, in forma sia unilaterale sia negoziale.

In sintesi l’azienda si impegna a fornire beni o servizi, previsti dal Testo unico delle imposte sui redditi, tramite pagamento diretto o rimborso delle spese (quando consentito) al dipendente, in esenzione totale o parziale, sia fiscale che previdenziale.

Tutto questo permette di avere specularità tra quanto messo a disposizione dall’azienda, per singolo lavoratore, e quanto percepito, per l’equivalente in beni e servizi, da quest’ultimo.

Vantaggi per il datore di lavoro:

• Miglioramento organizzativo;
• Fidelizzazione e produttività;
• Risparmio;
• Miglioramento immagine aziendale.

Vantaggi per il lavoratore:

• Eventuali sconti su beni e servizi;
• Vantaggio fiscale/contributivo.

Il welfare può essere introdotto liberamente da parte del datore di lavoro tramite ad esempio un regolamento aziendale, o tramite una contrattazione di 2° livello. Vi è però una condizione: Il datore di lavoro deve erogare welfare alla generalità dei dipendenti, o a singole categorie di dipendenti (ad esempio tutti gli impiegati, ad esempio tutti quei lavoratori che hanno una certa anzianità, ecc.). Non è possibile quindi, generalmente, erogare welfare ad un solo lavoratore.

A titolo esemplificativo rientrano nel welfare, e quindi nell’esenzione suindicata, le seguenti ipotesi:

• Somme e prestazioni per la fruizione di assistenza ai familiari del dipendente anziani o non autosufficienti (ad esempio badanti, prestazioni mediche ed infermieristiche, case di riposo, RSA, ecc.);
• Premi a fronte del rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana;
• Somme erogate o rimborsate per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale del dipendente e dei familiari (previsti dal Tuir);
• Opere e servizi inerenti il culto, la ricreazione, l’istruzione, educazione e assistenza sanitaria a dipendenti e familiari previsti dal TUIR (ad esempio palestre, attività sportive, biglietti o abbonamenti cinema, teatro, mostre, parchi, viaggi, vacanze, spa, corsi formativi, dentista, oculista, check-up medico, visite specialistiche ecc.);
• Le somme, i servizi e le prestazioni per la fruizione dei servizi di educazione e istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, per la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borse di studio (ad esempio baby-sitter, asilo nido, scuola materna, elementare, media e superiore, università, gite scolastiche, mensa scolastica, libri di testo scolastici, vacanze studio ecc.).

Il godimento del welfare può avvenire tramite piattaforme, documenti di legittimazione (voucher) o semplici convenzioni.